Questa parte è ben rappresentata da Spaccanapoli:
Il nome deriva dal fatto che divide nettamente la città tra il nord e il sud seguendo l'antico tracciato del decumano inferiore (il più vicino al mare) del sistema di decumani e cardini del Centro Antico. Il decumano centrale e quello superiore di Via dell'Anticaglia non hanno mantenuto l'intero sviluppo dell'epoca greco-romana, a seguito di successivi interventi urbanistici.
Durante il Rinascimento la via subì enormi cambiamenti, le strutture gotiche già citate vennero rimaneggiate oppure si realizzarono edifici sui suoli di antichi palazzi demoliti. I principali architetti del rinascimento napoletano furono il Mormando e il Di Palma che progettarono il Palazzo Marigliano e Palazzo Pinelli.
Durante il '500, il Viceré Don Pedro de Toledo avviò un processo di espansione territoriale verso la collina di San Martino e allineò Spaccanapoli con un'arteria dei Quartieri Spagnoli, in modo da collegarli con il centro della città per favorire gli spostamenti.
Tra il '600 e il '700 gli edifici privati e di culto subirono numerosi rimaneggiamenti. Nell'800 alcuni palazzi vennero di nuovo ripristinati nelle forme originali per la loro importanza, e solo nel secolo scorso, a causa del Secondo Conflitto Mondiale la chiesa di Santa Chiara riprese la sua struttura gotica celata dagli stucchi settecenteschi.
Questa parte inferiore del corpo figurato della Sirena Napoletana offre i piu' diversi ambienti di attrazione diversi tra loro: infatti percorrendo gli ultimi metri di Via Benedetto Croce, si giunge a Piazzetta Nilo, il cosiddetto Corpo di Napoli, con la statua del dio Nilo, di oltre duemila anni fa, uno delle più antiche testimonianze del passato della città. Da lì parte Via San Biagio dei Librai, il tratto più antico, ove troviamo su uno dei tre decumani maggiori dell’antica città greco-romana, ed anche il più turistico: fra negozi di souvenir, botteghe artigiane, antiquari e venditori di prodotti eno-gastronomici tipici, si giunge ad incrociare la famosa San Gregorio Armeno, la celebre strada dei presepi, visitabile tutto l’anno e di grande suggestione, e poco più avanti, al termine della via dei presepi, si trova a piazza San Gaetano uno degli ingressi alla Napoli sotterranea .Con degustazioni di ogni tipo offerte da vari e rinomati ristoranti e pizzerie, l'occasionale Turista trova modo di sfamarsi delle piu' gustose ricette della tradizione partenopea, gustando allo stesso tempo l'atmosfera dei quartieri popolari.
Questa parte della nostra Sirena e' forse quella che piu' tende a soddisfare l'occhio e l'appetito e le aspettative del Turista, che si avvicina sempre piu' a scoprire quello che e' l'oscuro oggetto del desiderio che trasborda da tutti i vicoli di Napoli.

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